Blue Tangos Two… CA’ VENISTI!

 

Madeira è a 620 miglia a sudovest, 251 gradi. Le onde si fanno importanti, incominciamo a sculettare con determinazione, Bluetangos si impegna come non mai. Incominciano a diventare Oceaniche, più lunghe delle ns, non si sbatte mai di prua, meno male. Tocchiamo velocità interessanti, sempre sopra gli otto nodi con punta max di 10,7. In 24 ore copriamo 178 miglia, le mie previsioni davano 150, andiamo bene. La forza del vento arriva a toccare i 27 nodi, rulliamo il Genoa e apriamo la Trinchetta, terzaroliamo la Randa, assetto perfetto, non perdiamo velocità ma rolliamo di meno.  È piuttosto dura nel senso di impegno fisico, i turni sono da studiare bene, fuori fa freddo e umido, il pilota automatico è instancabile, sarebbe impensabile senza, ma, quando il mare è grosso bisogna timonare.

Ed il vento rinforza, sembra di essere in una lavatrice, si alternano i vari programmi in funzione delle onde e delle raffiche. Le raffiche raggiungono i 29 nodi, non eccessive ma vi garantisco sufficienti per farvi divertire. Non riduciamo con la seconda mano, errore e continuiamo con la trinchetta. Verso le due di notte mentre mi trovavo di turno ed avevo acceso il motore per caricare le batterie, aimè la girante del gruppo si era rotta due ore prima. Mi sento di colpo arrivare sulla faccia il vento a 30 nodi, credo ci sia un temporale con vento laterale, le vele impazziscono sbattendo, non capisco più niente. il pilota si è disinserito, stranissimo, e la barca è andata all’orza.

Di notte è un casino, prendo il timone ed involontariamente strambo, Dio vuole che il Valder fosse stato cazzato con il winch precedentemente, la strambata non fa danni ma è frizionata, prende il timone Giovanni, anche lui stramba involontariamente, santo Valder, rimettiamo sotto controllo la situazione, riduciamo di una mano e riprendiamo la ns. rotta. La barca ora è meno sbandata, se ne frega delle raffiche, non perde velocità, mezzo nodo va bene, la cosa strana è che tutte le derrate alimentari stivate negli innumerevoli stipetti, incominciano a fare rumore. Continuiamo la ns cavalcata, i turni di due ore in mezzo alla notte sono massacranti. Ogni due ore devi essere operativo, siamo in quattro. Arriviamo all’isola di Porto Santo, non ci fermiamo e via verso Madeira a 40 miglia, all’inizio il vento arriva da angolazioni strane, risente dell’arcipelago, andiamo a farfalla tangonati, poi si stabilizza. Il vento è da nord, teso, supera i 22 nodi, l’oceano ci dice che non scherza, onde imponenti. Doppiamo la Punta de Sao Lorenzo, vi sono delle secche che arrivano a 10 metri, non dovrebbero esserci problemi, invece è impressionante vedere come frangono le onde sopra ed il colore dell’acqua tutto interno è di un celeste bianco livido. Non si scherza assolutamente. Siamo in protezione, il vento è catabatico. Funchal è lontano ed il rischio di non trovare posto è concreto, vediamo che c’è una Marina, ci dirigiamo, entriamo, facciamo rifornimento e chiediamo ospitalità.

Prezzo ottimo, 45 tutto compreso, bagni docce, internet free, sala per wifi, lavanderia, raccolta rifiuti. Vi è anche un bar ristorantino dove la sera mangiamo, il vino tinto Portoghese è interessante. Tutta la Marina QUINTO DO LORDE, è chiusa da un grande cancello, è privata, da un senso di protezione. Vediamo altre tre barche con la bandiera dell’Arc. Tutte le barche nel porto sono toste, attrezzatissime per lunghe navigazioni oceaniche. Generatori Eolici, pannelli solari, chi più ne ha ne metta.

A Madeira vi sono le Isole deserte, 10 miglia, le ISOLE SELVAGGE, 150 miglia, divise in Salvage du norte e Salvage Grande. Chiediamo autorizzazione ed andiamo a visitarle

Blue Tangos Two… CA’ VENISTI!

 

Madeira è a 620 miglia a sudovest, 251 gradi. Le onde si fanno importanti, incominciamo a sculettare con determinazione, Bluetangos si impegna come non mai. Incominciano a diventare Oceaniche, più lunghe delle ns, non si sbatte mai di prua, meno male. Tocchiamo velocità interessanti, sempre sopra gli otto nodi con punta max di 10,7. In 24 ore copriamo 178 miglia, le mie previsioni davano 150, andiamo bene. La forza del vento arriva a toccare i 27 nodi, rulliamo il Genoa e apriamo la Trinchetta, terzaroliamo la Randa, assetto perfetto, non perdiamo velocità ma rolliamo di meno.  È piuttosto dura nel senso di impegno fisico, i turni sono da studiare bene, fuori fa freddo e umido, il pilota automatico è instancabile, sarebbe impensabile senza, ma, quando il mare è grosso bisogna timonare.

Ed il vento rinforza, sembra di essere in una lavatrice, si alternano i vari programmi in funzione delle onde e delle raffiche. Le raffiche raggiungono i 29 nodi, non eccessive ma vi garantisco sufficienti per farvi divertire. Non riduciamo con la seconda mano, errore e continuiamo con la trinchetta. Verso le due di notte mentre mi trovavo di turno ed avevo acceso il motore per caricare le batterie, aimè la girante del gruppo si era rotta due ore prima. Mi sento di colpo arrivare sulla faccia il vento a 30 nodi, credo ci sia un temporale con vento laterale, le vele impazziscono sbattendo, non capisco più niente. il pilota si è disinserito, stranissimo, e la barca è andata all’orza.

Di notte è un casino, prendo il timone ed involontariamente strambo, Dio vuole che il Valder fosse stato cazzato con il winch precedentemente, la strambata non fa danni ma è frizionata, prende il timone Giovanni, anche lui stramba involontariamente, santo Valder, rimettiamo sotto controllo la situazione, riduciamo di una mano e riprendiamo la ns. rotta. La barca ora è meno sbandata, se ne frega delle raffiche, non perde velocità, mezzo nodo va bene, la cosa strana è che tutte le derrate alimentari stivate negli innumerevoli stipetti, incominciano a fare rumore. Continuiamo la ns cavalcata, i turni di due ore in mezzo alla notte sono massacranti. Ogni due ore devi essere operativo, siamo in quattro. Arriviamo all’isola di Porto Santo, non ci fermiamo e via verso Madeira a 40 miglia, all’inizio il vento arriva da angolazioni strane, risente dell’arcipelago, andiamo a farfalla tangonati, poi si stabilizza. Il vento è da nord, teso, supera i 22 nodi, l’oceano ci dice che non scherza, onde imponenti. Doppiamo la Punta de Sao Lorenzo, vi sono delle secche che arrivano a 10 metri, non dovrebbero esserci problemi, invece è impressionante vedere come frangono le onde sopra ed il colore dell’acqua tutto interno è di un celeste bianco livido. Non si scherza assolutamente. Siamo in protezione, il vento è catabatico. Funchal è lontano ed il rischio di non trovare posto è concreto, vediamo che c’è una Marina, ci dirigiamo, entriamo, facciamo rifornimento e chiediamo ospitalità.

Prezzo ottimo, 45 tutto compreso, bagni docce, internet free, sala per wifi, lavanderia, raccolta rifiuti. Vi è anche un bar ristorantino dove la sera mangiamo, il vino tinto Portoghese è interessante. Tutta la Marina QUINTO DO LORDE, è chiusa da un grande cancello, è privata, da un senso di protezione. Vediamo altre tre barche con la bandiera dell’Arc. Tutte le barche nel porto sono toste, attrezzatissime per lunghe navigazioni oceaniche. Generatori Eolici, pannelli solari, chi più ne ha ne metta.

A Madeira vi sono le Isole deserte, 10 miglia, le ISOLE SELVAGGE, 150 miglia, divise in Salvage du norte e Salvage Grande. Chiediamo autorizzazione ed andiamo a visitarle

Blue Tangos Two verso l’Oceano!

Un giro da turisti e si arriva alla frontiera, un fiume di persone in entrata, strane fogge, di tutto un pó, un aeroporto sul mare che taglia la strada, non si vede da quasi nessuna parte lo stile Vittoriano, tipico delle colonie, si vedono invece costruzioni ammucchiate, senza stile, cemento armato ovunque, che triste risultato.

E la rocca di Gibilterra merita davvero una visita, un’enorme caverna, stalattiti e stalagmiti imponenti, adibita a teatro, ha un forte impatto. si viaggia in cresta, lato est vento impetuoso e mare spumeggiante, lato ovest, navi e ancora navi.

Le Colonne d’Ercole, sono alte 426 metri, lunghe 5.000 metri, larghe 1.500 metri, postazioni militari ovunque. Ecco le gallerie, sono state scavati ben 48 km di gallerie, incredibile, vivevano all’interno della montagna come topi, assediati dall’universo, armati fino ai denti, cannoni, cannoni e cannoni.

Il ns. Mediterraneo ci ha portato qui, cullati, sbattuti, schiaffeggiati, sempre con distanze relative ma ora è tempo di andare a vedere l’ Oceano, il nulla davanti, si deve navigare, sperare nel vento,non troppo forte e non troppo debole, nelle onde, idem, non proprio ignoto ma quasi.

Ed ecco il momento fatidico della partenza, 01.10. 2016, data da ricordare!

E’ arrivato Gian Carlo, rifornimento alla Marina Inglese e via, si lascia Punta del Carnero sulla dx, la visibilità é molto limitata, foschia diffusa, si intravedono colonne di navi mastodontiche che attraversano lo stretto, sono incolonnate e devono rispettare una corsia marcata sulle mappe. Leggero vento da est che raggiunge i 15 nodi, si lasca la randa e si apre il genoa, subito tangonato, é uno spettacolo.

Il diario di bordo, tenuto dall’armatore, racconta: “Siamo a farfalla, proviamo a dare 10/15 gradi a dx e a sx e le vele portano egregiamente, non sbattono mai, il boma é ritenuto dalla scotta del jennaker rimandata sulla bitta di mezzana. Il vento rinforza un poco e senza accorgerci superiamo i nove nodi, nove e sei per l’esattezza. Rotta 228 su Tangeri, troviamo qualche pescatore nel mezzo dello stretto, barche piccole in legno. Vediamo a dritta dei grossi pesci scuri che sembrano delfini ma non lo sono, sono Globicefali, bellissimi, la testa é come una grande sfera, scura, lucida e sono talmente vicini che pensavo di toccarli col bulbo. Agganciamo un pesce che si slama subito, pazienza. Ecco Tangeri, sul vhf non rispondono, ci inoltriamo circospetti nel porto, vediamo due uomini in tuta che ci fanno segno di entrare e metterci su un molo di cemento non attrezzato. Il porto é un macello, di tutto un po. Gli uomini sono gentilissimi, il primo si offre e va a comperare la bandiera di cortesia Marocchina perché obbligatoria. Vogliamo almeno vedere la cittá, troviamo un taxi e via alla scoperta del nord Africa. La città nuova potrebbe essere una città Europea, pulita, molta gente per le strade, traffico, se non fosse per le donne con il velo sulla testa. Ci porta a Capo Espartel, a est, dove vi è la divisione tra il Mediterraneo e l’Atlantico, grande faro, turisti, pulito, tramonto appena passato ma bello. Rientriamo passando dalla cittá vecchia dove si vede il classico mercatino, in terra, tipico.

Ed ora? Andiamo a vedere questo Oceano….

Blue Tangos Two: manovre di avvicinamento all’ARC 2016

Blue Tangos Two è ripartito da Ibiza verso Cartagena, un tratto di mare aperto lungo 120 miglia affrontato con trepidazione pensando alle mitiche Colonne d’Ercole! Ma poi, causa previsioni meteo difficili, nessuna sosta a Cartagena, si va avanti e la barca scivola davanti a località con i nomi musicali di Mazarron, Aquilas, Mojacar Playa, Carboneras,Cabo de Gata, Almeira….
E si naviga con il gennaker, si orza e si solcano le acque, un corso di impiombatura a bordo, un vento che sembra rinforzare e poi cala, la luna che sta per scomparire, la mitica isola di Alboran, il vento che si lascia desiderare e le vele che vengono issate ad ogni refolo sperando di provare il tangone sia con il genoa che con il gennaker e poi ecco Malaga!
La giornata è splendida, il posto è molto particolare, tutto qui è stato fatto e progettato con funzionalitá. Le vie sono piene di negozi del lusso, ancora più di un aeroporto, tanti tanti turisti.
La Costa del Sol é sicuramente la costa più edificata che si sia mai vista, quando hanno finito di costruire sul mare sono saliti sulle colline e le hanno ricoperte di villette a schiera, condomini, semigrattacielimed abitazioni di tutte le fogge e colori..
Oggi, 28.09.2016, i nostri salpano per Gibilterra.
Buon vento

Blue Tangos Two: al via “le grandi manovre” per l’ ARC 2016

Il prossimo 20 novembre 2016 partirà da Gran Canaria la famosa regata atlantica ARC – Atlantic Rally for Cruisers – la regata / attraversata dell’oceano Atlantico.

Il nostro socio Federico Delisi con il Blue Tangos Two è già in acqua per avvicinarsi alla località di partenza, con il suo prezioso equipaggio è partito dalla Sicilia e ha fatto la prima tappa in Sardegna: il 17.09.2016 sbarco a Calasetta, borgo marinaro del 700 molto bello, si parla genovese, il porto é ben funzionante, ordinato e costa la metá degli altri a parità di periodo, i nostri hanno fatto onore ad un fantastico e strabiliante porceddu.

E da lì si riparte in direzione Ibiza, centinaia e centinaia di miglia facendo lo slalom tra temporali, fulmini e saette, vele issate ed ammainate, turni notturni in cerata a fantasticare, un incontro a chiar di luna con un cargo che ha la stessa rotta ed un tentativo di arpionare un enorme pesce che sfugge … e poi finalmente il 22 settembre ecco Ibiza!

Il Blue Tangos Two si ferma alla Marina Deportiva Butafoch, prezzo accettabile, la zona porto è grande e vi sono barche di ogni tipo e dimensione, dopo il rifornimento via per un giro nel centro storico: il castello medioevale é interessante, tenuto molto bene, mostre all’interno, vista bella sulla baia. alla base del castello si svolge la vita di Ibiza, decine di locali disseminati nelle viuzze un tempo battute dai predoni armati ed ora battute da centinaia di turisti vacanzieri in cerca di baldoria, giocolieri, danzatori, suonatori, guru e chi più ne ha più ne metta …

Poteva mancare una pajella ad Ibiza? No! Alla Ca n’Alfredo l’equipaggio ha fatto onore alla piu buona pajella mai mangiata, maresco e pollo, bene amalgamata e pastosa: la dieta si inizia sempre il giorno dopo!

A questo punto si studia il meteo e la rotta, dopo Ibiza si va in direzione di Cartagena, Motril, Marbella e Gibilterra. Qualcuno parte (Lino e Salvatore) e qualcuno giunge (Oliviero, Simone Chicca, Giovanni) e le vele tornano a gonfiarsi in mare aperto facendo rotta verso Cartagena.

E l’armatore che dice? “e’ una bellissima giornata, venticello leggero da est: siamo pronti “

A questo punto saranno arrivati … Attendiamo news!

Giornata Promozionale Vela Disabile

L’Associazione Velica Altro Sebino ringrazia soci, armatori, simpatizzanti e volontari che hanno reso possibile lo svolgimento della giornata promozionale dedicata agli atleti disabili delle Associazioni locali con le quali Avas collabora da anni per la promozione dello sport della vela.

Con la partecipazione alla giornata di sabato 10 settembre, sono stati 43 gli atleti e accompagnatori di Polisportiva Bergamasca Onlus e Polisportiva Disabili Valcamonica che hanno toccato con mano la bellezza e la libertà che lo sport della vela trasmette.

Una “grande” giornata con una unica nota sbagliata: il vento quasi assente! Ma per quello appuntamento alla prossima giornata!

Galleria Fotografica

Video della giornata

CORSO ASPIRANTI UdR

Si informa tutti i teseerrati FIV che a partire dal mese di dicembre si terrà il corso per Aspiranti Ufficiali di Regata presso la sede della XV Zona, Via Piranesi 46 – Milano.
Chi fosse interessato è pregato di comunicarlo alla nostra segreteria entro il 20 Novembre 2016.

Il Circolo AVAS sui gradini più alti del podio al Campionato del Mondo X35

Un applauso ben meritato ai nostri soci Alberto Cantamesse e Fausto Surini che ad inizio settembre hanno occupato i gradini più alti del podio a Marina di Scarlino per la chiusura del Campionato del Mondo classe X35.

Alberto Cantamesse, nel ruolo di centrale, ha collaborato alla vittoria dell’ imbarcazione Spirit of Nerina mentre Fausto Surini, in qualità di prodiere, è parte dell’equipaggio di Xsita (che si è aggiudicata il secondo posto).

Dopo 4 giorni di prove di regata nel Golfo di Follonica, le due imbarcazioni hanno concluso in bellezza una stagione davvero memorabile (con svariati piazzamenti nel circuito di classe, tra le acque di tutto il mondo).

Complimenti ad Alberto e Fausto !

Alleghiamo la rassegna stampa e speriamo di ascoltarne il resoconto dalla voce dei regatanti ….

Sabato 10 settembre: Consueto Appuntamento con la Giornata Promozionale Vela Disabile

Abbiamo il piacere di informare soci ed armatori che sabato 10 settembre dalle ore 10.30 alle ore 17.00 circa, avrà luogo presso la nostra sede la veleggiata organizzata da AVAS in favore dei soci ed atleti afferenti alla Polisportiva Bergamasca ONLUS, Polisportiva Disabili Valcamonica e Disvela.

Come sempre, la giornata rappresenta un’occasione importante di sport e divertimento, impegno e passione per la condivisione di esperienze.

Se vuoi fare parte del team organizzativo, se sei disponibile a condividere questa avventura, mettiti in contatto con la nostra segreteria scrivendo a info@avas.it oppure telefonando allo 035983509 ed il tuo aiuto sarà graditissimo.

Vieni a far parte della squadra, ti aspettiamo.

3&4 settembre Montisola Night&Day

Sei pronto a salpare e trascorrere una intera giornata tra amici?

Quando? Sabato 3 settembre.

Dove? Partenza da Lovere, destinazione Montisola con attracco a Sensole.

Cosa si fa? Innanzitutto fare cambusa! Una volta raggiunto Sensole si passeggia per l’isola in attesa della cena presso il ristorante Vittoria. La notte si dorme in barca e al mattino seguente dopo una sostanziosa colazione si è pronti a salpare per navigare nella parte sud del Lago. A bordo delle imbarcazioni verrà consumato il pranzo e nel pomeriggio rientro a Lovere.

Per la cena, attracco e colazione abbiamo la disponibilità del ristorante Vittoria con un costo intorno ai 45 / 50 euro cadauno e di sicuro sarà un servizio con i fiocchi!

Le prenotazioni prendono il via subito e devono essere inviate entro il 27 agosto all’indirizzo email elenacretti@inwind.it

Vuoi essere dei nostri? Formate il vostro equipaggio, se avete bisogno di una barca prendete contatto con il circolo per verificarne la disponibilità e prenotate. Abbiamo stuzzicato l’interesse? Attendiamo gli equipaggi…

PS: Si segnala a tutti i soci che il prossimo 15 agosto, presso il corcolo AVAS, vi sarà il consueto appuntamento conviviale in barca a vela a partire dalle ore 12.00 ed in serata grigliata. Vietato mancare!